Crociere, in Europa generano 55 mld e 400 mila posti di lavoro
In Italia 15mld e 100mila occupati. Made in Italy 52% nuove navi
Oltre 55 miliardi di euro, per la precisione 55,3, e 400 mila posti di lavoro: è quanto genera la filiera delle crociere in Europa secondo il rapporto "Made in Europe" diffuso oggi da Clia, l'associazione internazionale delle compagnie crocieristiche. L'Italia pesa per 14,7 miliardi, circa un quarto, e quasi 100 mila posti di lavoro. Secondo lo studio, la crocieristica rappresenta l'80% del valore degli ordini di navi commerciali per i cantieri europei e coinvolge aziende europee in tutta la catena del valore, dai fornitori delle piastre d'acciaio per lo scafo alle attrezzature di bordo ad alta tecnologia, fino all'allestimento degli interni. E nei prossimi 12 anni verranno costruite nei cantieri europei 72 delle 76 nuove navi da crociera del mondo (il 97%) di cui 40 solo in Italia (52,6%), con un investimento complessivo di 57 miliardi di euro. "L' Europa è leader mondiale nella costruzione di navi complesse e innovative e la crocieristica è parte fondamentale di questo cluster industriale", afferma Samuel Maubanc, direttore generale Clia Europa. L'impatto economico della crocieristica sottolinea lo studio, non si esaurisce con il varo di una nave ma prosegue per decenni, moltiplicando sul territorio il valore di costruzione della nave stessa. Secondo Clia, in Europa si contano più di 350 porti (di cui 60 in Italia) e ogni volta che una nave attracca in uno di essi genera sviluppo delle comunità costiere e dei fornitori della zona. I crocieristi sono fonte di una spesa diretta media di 700 euro per passeggero nelle città portuali durante una crociera di sette giorni, che in Italia significa in totale 1,4 miliardi di euro l'anno. Inoltre c'è la spesa delle compagnie per gli approvvigionamenti (2,4 mld euro l'anno), nei cantieri navali (2,6 mld) e per gli stipendi (3 miliardi l'anno). "L'Italia continua ad essere il Paese europeo più amato dai crocieristi e anche quello che in Europa più beneficia in termini economici" commenta Francesco Galietti, direttore Clia Italia che anche per i prossimi anni prevede un trend di crescita del settore.
A.Weber--MP