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Netrais, punta a valore produzione a 35 milioni nel 2026
Netrais, punta a valore produzione a 35 milioni nel 2026

Netrais, punta a valore produzione a 35 milioni nel 2026

Sviluppo rigenerazione urbana e cartolarizzazione

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Netrais si candida a fare la sua parte nella rigenerazione urbana e dell'obsoleto patrimonio immobiliare italiano dove l'84,5% degli edifici sono costruiti prima del 1990, arretrati anche in termini di sostenibilità. Nel suo piano industriale 2025-2028 la società punta a raggiungere nel 2026 il valore di produzione a oltre 35 milioni di euro (fino a 50 milioni stimati per il 2028). Nel piano anche un veicolo di cartolarizzazione a supporto delle operazioni immobiliari, che si affiancherà alla forme di finanziamento che si affiancherà a quelle esistenti permettendo l'ulteriore sviluppo. Nata nel 2020 a Roma da tre soci: Erika Giovaruscio (Ceo), Daniele Giovaruscio (Commercial Manager) e Cristiana Pagliaroli (Operation & Development Manager) in 4 anni ha riqualificato oltre 100 immobili, creando 300 unità abitative, con una crescita del fatturato tra il 2021 e il 2024 del +470% (da poco più di 3milioni e 700mila euro a oltre 21milioni e 400 mila) e una ancora più significativa della redditività: +900%, con un Ebitda 2024 pari a circa 1,9 milioni di euro rispetto ai 211mila del primo anno di attività. Il business si basa sulla trasformazione di immobili obsoleti di grande metratura, situati nel cuore delle principali città (Roma e Milano al momento, con progetti di sviluppo anche in altre città), che vengono acquistati, frazionati e riqualificati attraverso soluzioni moderne e sostenibili. Netrais finanzia le proprie attività (acquisto e ristrutturazione/riqualificazione degli immobili) attraverso il capitale versato dai soci investitori e tramite crowdfunding con "rendimenti fortemente profittevoli (dall'8% al 14% annuo). Come ha spiegato la Ceo Erika Giovaruscio "partiamo da immobili di grandi metrature che acquistiamo e frazioniamo. Valorizziamo edifici esistenti, spesso obsoleti e magari invenduti sul mercato, dividendoli anche in più appartamenti, migliorandone l'efficienza ambientale e contribuendo così a evitare ulteriore cementificazione".

W.F.Walter--MP