Divieto dei compensi esteri, esclusi i membri del governo
Cambia la norma anti-Renzi: autorizzazione e tetto 100mila euro
Cambia la norma sul divieto ai compensi extra Ue, la cosiddetta norma anti-Renzi. Un emendamento riformulato dei relatori alla manovra esclude i componenti del governo (inclusi inizialmente), introduce il vincolo di un'autorizzazione e fissa un tetto ai compensi. La norma riguarda solo presidenti di Regione e delle province autonome di Trento e Bolzano e i parlamentari, fatta eccezione per coloro che sono stati eletti all'estero: non potranno "accettare, durante il proprio mandato, contributi, prestazioni, controprestazioni o altre utilità erogati, direttamente o indirettamente, da parte di soggetti pubblici o privati, anche mediante interposizione di persona o di società o enti, non aventi sede legale e operativa" nell'Ue o paesi dello spazio economico europeo. Il divieto "non si applica in caso di preventiva autorizzazione" degli organi di appartenenza, solo nel caso in cui il compenso percepito non superi i 100.000 euro l'anno.
A.Schneider--MP