Caracas, italo venezuelana arrestata per 'istigazione all'odio'
La cugina di Rita Capriti all'ANSA: 'Ci preoccupa la sua salute'
C'è anche una italo venezuelana, Rita Capriti, di 50 anni, tra le centinaia di persone arrestate in Venezuela all'indomani delle proteste per le contestate elezioni del 28 luglio, che hanno attribuito una dubbia vittoria al presidente uscente, Nicolas Maduro. La donna, nata nella città di Maracay da genitori emigrati dalla provincia di Messina, sarebbe stata portata via nella notte del 2 agosto dalla sua abitazione con l'accusa di "istigazione all'odio": lo ha reso noto sui social il partito di opposizione Primero Justicia, di cui Capriti è vicepresidente nello Stato di Aragua. "Siamo molto preoccupati per la sua salute, ha bisogno di medicine, da ormai cinque giorni è chiusa in un commissariato e non sappiamo se verrà mandata in carcere o rilasciata", ha detto all'ANSA una parente, Maria Giovanna Sapone. All'origine dell'arresto potrebbe esserci un video in cui Capriti invita la popolazione a votare "per la democrazia" e per porre "fine a 25 anni di un governo che ci ha solamente rovinati". "In Venezuela ormai c'è un clima da guerra civile, la detenzione di Rita chiaramente è una forma di repressione politica", ha sottolineato Sapone, secondo cui a denunciare la cugina potrebbe essere stato un vicino simpatizzante del 'chavismo' al potere.
J.Becker--MP