Madrid, 'Frontex vigili contro immigrazione in acque africane'
Il ministro dell'Interno in una lettera al Parlamento Europeo
Il ministro spagnolo dell'Interno, Fernando Grande Marlaska, in una lettera indirizzata al Parlamento Europeo ha chiesto a Frontex di "recuperare la vigilanza marittima in acque africane dell'Atlantico", per prevenire l'immigrazione irregolare verso l'arcipelago delle Canarie, e ha definito "deludente" l'aiuto offerto finora dall'Agenzia europea di controllo delle frontiere. "Ribadiamo la nostra richiesta a Frontex di sostenere la Ue, la Spagna e le Canarie con mezzi di vigilanza in Africa, in acque non di responsabilità spagnola", ha segnalato Grande Marlaska nella lettera inviata all'eurodeputato del Partito Popolare Javier Zarzalejos, presidente del Comitato di Libertà, Giustizia e Affari interni del Parlamento Europeo, ripresa dall'agenzia Efe. Il ministro spagnolo segnala che "i motivi dell'incremento di arrivi alle Canarie non sono in Spagna, ma nei Paesi di origine e transito dell'immigrazione irregolare". La lettera è "una precisazione" in risposta al direttore esecutivo di Frontex, Hans Leijtens, secondo il quale l'intervento dell'agenzia per prevenire i flussi migratori verso le Canarie dipendeva "dalle richieste delle autorità spagnole". Nella replica, Grande Marlaska riconosce che gli sbarchi di migranti, cominciati ad aumentare dopo la pandemia di Covid, sono cresciuti soprattutto dall'inizio del 2024 in Spagna e "in altri Stati membri" della Ue "almeno fino a metà settembre", quando il ritmo degli arrivi alle Canarie è "diminuito" rispetto a quello di gennaio. E insiste sulla necessità che Frontex realizzi pattugliamenti "in acque africane" e non in quelle spagnole, "seguendo il modello dell'operazione Hera", interrotta da anni, "che permise di porre fine alla così della crisi dei caicchi del 2006" nell'arcipelago spagnolo nell'Atlantico. Il titolare dell'Interno segnala che, in mancanza del sostegno di Frontex nella prevenzione dei flussi "oggi è la Spagna che continua ad appoggiare i Paesi terzi nella vigilanza delle frontiere". "Le risposte che ho ricevuto, sia per scritto che verbalmente dal direttore esecutivo di Frontex, l'attuale e il suo predecessore, sono state deludenti", conclude Marlaska nella sua lettera.
Ch.Mayr--MP