

A Spoleto68 il "canto della terra" è il filo del racconto
Il Festival dei Due Mondi dal 27 giugno al 13 luglio
Sessanta spettacoli e settecento artisti provenienti da tredici paesi, tra cui William Kentrige, Ersan Mondtag, Robert Mappelthorpe, Clement Cogitore: Spoleto si conferma ancora una volta la città del Festival delle arti performative più antico d'italia e più eclettico. In scena dal 27 giugno al 13 luglio la sessantottesima edizione del festival conferma infatti l'indirizzo artistico di Monique Veaute fatto di un dialogo multidisciplinare e un cartellone molto eterogeneo che sembra farsi guidare da un Canto della terra mahleriano. Al festival, tra spettacoli e concerti, si vedranno tra i tantissimi anche Ersan Mondtag e i Berliner Ensamble, Alessandro Baricco, Stefano Bollani, Enrico Rava, Luca Marinelli Federico Tiezzi, Sandro Lombardi, Massimo Popolizio e Umberto Orsini, i musicisti dell'accademia nazionale di Santa Cecilia e la Budapest Festival Orchestra. Si apre con l'opera Hadrian del compositore newyorkese Rufus Wainwright tratto dal testo della Yourcenar.
G.Murray--MP