Aviaria: Fda, 'rischio basso ma dobbiamo essere pronti'
Direttore Califf a Senato Usa, preparare farmaci e vaccini
Il rischio di contagi all'uomo con il virus dell'aviaria e' al momento basso in America, "ma bisogna essere pronti con farmaci antivirali, vaccini ed una serie di contromisure che prevengano la diffusione del virus dal bestiame alle persone". E' il contenuto della testimonianza data ad una commissione del Senato Usa dal direttore della Food and drug administration (Fda), Robert Califf. E' stato sentito per spiegare l'andamento dell'influenza aviaria tra le mucche, che ha fatto scattare l'allarme dopo il ritrovamento di tracce virali in latte non pastorizzato. Califf ha confermato che i test degli specialisti dell'agenzia hanno riscontrato frammenti del virus H5N1 in circa il 20% dei campioni di latte crudo analizzati, ma per quanto riguarda il latte pastorizzato non sono state scoperte tracce di virus. "Il pericolo - ha tuttavia riconosciuto il direttore della Fda - e' quello di una mutazione nel virus che gli permetta il 'salto' di specie e riesca cosi' a contagiare direttamente non solo animali ma gli esseri umani. Il pericolo piu' grande sarebbe che l'H5N1 finisse per essere trasmesso per via aerea". Secondo Califf tuttavia "investimenti nella preparazione per la prevenzione di una pandemia aviaria sono cruciali, e se le contromisure verranno messe in atto ci saranno molti meno rischi". Tra queste - ha osservato - e' importante monitorare l'andamento dell'aviaria negli allevamenti, le possibili infezioni tra i lavoratori del settore. Inoltre, come negli ospedali gli addetti usano vestiario, mascherine e strumenti protettivi, cosi' dovrebbero fare i lavoratori nelle aziende di latticini e casearie.
G.Vogl--MP