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Studio, in gravidanza sicuro l'acido folico in dosi maggiori
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Studio, in gravidanza sicuro l'acido folico in dosi maggiori

Migliora capacità verbali e comportamento bimbi

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L'integrazione di acido folico a dosi più elevate durante il primo trimestre di gravidanza (fino a più di 4 milligrammi al giorno laddove la dose attualmente raccomandata è di 0,4 milligrammi) è risultata sicura e associata a un miglioramento delle capacità verbali nei bambini a sei anni e a un miglioramento delle capacità comportamentali. Lo dice uno studio che sarà presentato al 77/mo Meeting dell'American Academy of Neurology che si terrà ad aprile a San Diego. "L'acido folico durante la gravidanza riduce il rischio di anomalie congenite e migliora le capacità intellettive dei bambini, ma non si conosce la dose migliore - dice l'autore Kimford Meador della Stanford University, California - Il nostro studio dimostra un legame positivo tra integrazione di acido folico all'inizio della gravidanza e esiti della salute cerebrale nei bambini senza alcuna evidenza di effetti negativi a dosi più elevate". Lo studio ha preso in esame 345 bambini. I ricercatori hanno registrato le dosi di acido folico assunte dalle madri durante le prime 12 settimane di gravidanza e hanno suddiviso i bambini in cinque gruppi in base al dosaggio medio: nessun acido folico, acido folico fino a 0,4 milligrammi (mg) al giorno; da più di 0,4 a 1,0 mg al giorno; da più di 1,0 a 4,0 mg al giorno; e più di 4,0 mg al giorno. La dose attualmente raccomandata in gravidanza è di 0,4 mg al giorno. Le abilità verbali dei bambini sono state misurate con test ad hoc come test di vocabolario. Nella popolazione generale, i punteggi di questi test verbali variano da 70 a 130, con una media di 100. Sono state prese in esame anche le capacità di comunicazione, le abilità sociali e le abilità di vita quotidiana dei bambini, per poi calcolare un punteggio comportamentale complessivo. Per la popolazione generale, i punteggi variano da 70 a 130, con una media di 100. I ricercatori hanno scoperto che il punteggio verbale medio per i figli delle donne che assumevano acido folico era 108 rispetto a 96 per i nati da donne che non lo assumevano. Il punteggio comportamentale medio era di 102 rispetto a 82 rispettivamente per i due gruppi; senza differenze significative tra le diverse dosi di acido folico. "Questi risultati sono rassicuranti: l'assunzione di una dose più elevata di acido folico ha comunque un impatto positivo sulla salute cerebrale del bambino", conclude Meador.

D.Wolf--MP