Sindacato medici,stipendi tra più bassi d'Europa spingono a fuga
Cimo-Fesmed, intervenire prevedendo delle agevolazioni fiscali
"Se c'è la reale volontà di trattenere in Italia i medici, è necessario aumentarne le retribuzioni. E se non è possibile aumentare considerevolmente gli stipendi poiché devono essere allineati a quelli degli altri dirigenti della Pubblica Amministrazione, occorre intervenire prevedendo delle agevolazioni fiscali". Lo riferisce in una nota Guido Quici, Presidente del sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed, a cui aderiscono le sigle Anpo, Ascoti, Cimo, Cimop e Fesmed I medici italiani - si spiega - hanno le retribuzioni lorde tra le più basse d'Europa, sono anche tra quelli che in percentuale pagano più tasse. Secondo dati Ocse in media un medico specialista italiano nel 2021 guadagnava 78mila euro lordi a fronte dei 91mila dei medici francesi, dei 117mila dei belgi, dei 148mila dei tedeschi, dei 163mila degli olandesi fino ai 174mila degli irlandesi. Al contempo, in Italia la pressione fiscale è pari al 42,6% (anche se per i medici aumenta fino al 46,36%), la terza più alta tra i Paesi Ocse, preceduta solo da Francia (43,8%) e Danimarca (43,4%). Le retribuzioni nette, quindi, sono di gran lunga inferiori rispetto a quanto percepito in altri Paesi europei, che attrarranno sempre di più i nostri medici. "Chiediamo quindi ancora una volta un segnale importante per i colleghi che sono già pronti a trasferirsi in Paesi dove il loro ruolo e la loro professionalità sono maggiormente valorizzati", conclude Quici.
R.Schmidt--MP