Münchener Post - Thiago, 'Troppi pari, ma Juve meglio del Toro'

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Thiago, 'Troppi pari, ma Juve meglio del Toro'
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Thiago, 'Troppi pari, ma Juve meglio del Toro'

Vanoli, 'Rosso giusto, poteva starci un rigore per noi'

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Il derby della Mole ha lasciato tante tensioni, i tecnici Vanoli e Thiago Motta sono arrivati a contatto e sono stati espulsi ad inizio ripresa. "Sono un sanguigno e difendo la mia squadra in prima linea, l'arbitro ha fatto la cosa giusta" il pensiero del granata; "Dopo il Bologna dissi che la mia espulsione era giusta, oggi invece non la meritavo e l'ho detto anche al direttore di gara" ribatte il bianconero. Intanto, il pareggio ha lasciato rimpianti da una parte e dall'altra, con la Juve che ha pareggiato ancora una volta: "Non siamo soddisfatti ma abbiamo giocato meglio del Toro, servivano insieme qualità e intensità per vincere - aggiunge l'italo-brasiliano in conferenza stampa - e il risultato dice che non abbiamo fatto abbastanza per vincerla". Ora ci sarà la trasferta a Bergamo: "Non so se Vlahovic e Conceicao riusciranno a recuperare, di certo abbiamo pochi giorni per recuperare e speriamo di ritrovare qualche giocatore per affrontare le prossime partite ravvicinate" conclude il bianconero. Vanoli ha visto lo spirito Toro nel derby: "Abbiamo messo ciò che abbiamo sbagliato all'andata, ci tenevamo tanto e nel finale poteva anche arrivare una vittoria che sarebbe stata meritata - l'analisi del granata dopo l'1-1 - e forse è mancato un po' di coraggio: siamo passati al 4-2-3-1 perché ho una squadra più di palleggio, ora abbiamo trovato la strada giusta". Il tecnico parla anche di un episodio: "Non l'ho rivisto, ma mi sembrava fallo di mano - si riferisce a un presunto tocco di Yildiz - e mi è parso che spostasse il pallone". Si aspettano, però, rinforzi dal mercato: "Ho detto un mese fa alla società che cosa serve, ora li lascio lavorare e aspetto ciò che serve e che sanno anche loro" il messaggio di Vanoli per Cairo e Vagnati. Koopmeiners è stato il capitano scelto da Thiago Motta: "La fascia è un onore ma non cambia nulla per me, voglio sempre essere leader e aiutare la squadra - dice il centrocampista - e mi piace giocare con le pressioni, l'ho sempre fatto in carriera: vogliamo migliorare, non siamo soddisfatti dei tanti pareggi". L'olandese sarà al primo ritorno a Bergamo: "Mi aspetto fischi e abbracci, ho ricevuto messaggi belli e brutti ma per me sono stati tre anni splendidi" dice sul primo faccia a faccia con l'Atalanta. Lazaro, invece, si tiene la prestazione: "Abbiamo messo lo spirito giusto anche quando eravamo in svantaggio, ora ci manca quel qualcosa in più per trovare i gol e ritrovare le vittorie" spiega in conferenza stampa.

A.Meyer--MP