Münchener Post - Nei segreti della materia con laser e modelli computazionali

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Nei segreti della materia con laser e modelli computazionali
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Nei segreti della materia con laser e modelli computazionali

Possibili applicazioni per la salute e l'ambiente

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Laser a impulsi ultracorti e metodi computazionali più efficienti basati sulla meccanica quantistica aprono nuovi scenari per svelare i segreti della materia, dagli atomi alle molecole biologiche di grande complessità, con importanti ricadute che vanno dal settore farmaceutico alle nanotecnologie per l'ambiente. Se ne discute all'Accademia Nazionale dei Lincei, in occasione di un convegno dedicato al ricordo del chimico Salvatore Califano, Linceo e fondatore del Laboratorio Europeo di Spettroscopie non lineari (Lens) all'Università di Firenze. Il convegno, aperto dal premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi che presiede la Classe di Scienze fisiche, matematiche e naturali dei Lincei, è stato coordinato dal chimico-fisico Vincenzo Schettino dell'Università di Firenze, anche lui Linceo nonché allievo dello stesso Califano, di cui porta avanti l'eredità scientifica. Con studi pionieristici sulla luce, "Califano ha dato un contributo sensazionale", afferma Vincenzo Aquilanti, chimico-fisico dell'Università di Perugia e Accademico Segretario per la Classe di Scienze fisiche dei Lincei. "Quando pensò di concentrare aspetti della ricerca sui laser, Califano riuscì a costituire uno dei più importanti centri al mondo, un fortissimo laboratorio di carattere trans europeo prima e internazionale poi, dove ancora oggi lavorano molti suoi allievi che sono tra i relatori del convegno". I loro interventi, centrati su aspetti sperimentali e teorici, mostrano come negli ultimi decenni si sia avuto un sostanziale sviluppo negli studi della struttura, della dinamica e della reattività di sistemi che vanno da atomi a molecole, anche di grande complessità. Questo è stato reso possibile dalla disponibilità, in tutto il campo di frequenze, di sorgenti laser di potenza e di laser a impulsi ultracorti, che permettono di maneggiare complesse biomolecole immortalandole ad altissima risoluzione. A questo si somma poi lo sviluppo di nuovi e più efficienti metodi computazionali quanto-meccanici "che offrono modelli con cui simulare e interpretare il comportamento delle molecole", continua Aquilanti. "Questo permetterà una migliore comprensione delle molecole biologiche anche complesse, un passo fondamentale per avanzare in campo farmaceutico e non solo: importanti ricadute potranno esserci anche nella ricerca di nuovi materiali e nello sviluppo di nanotecnologie per il clima e l'ambiente".

G.Murray--MP