Negli oceani la faccia nascosta del nostro pianeta
Da oggi a Roma la mostra Aquae al Cnr fino al 18 dicembre
Ricoprono la gran parte del nostro pianeta e sono vitali per ogni attività umana ma sono ancora in gran parte sconosciuti: sono gli oceani, la faccia nascosta del nostro pianeta. Si è svolto con 300 studenti, nella sede di Roma del Consiglio nazionale delle ricerche, l'evento di lancio della mostra gratuita 'Aquae. Il futuro è nell'oceano, che sarà aperta al pubblico da oggi, 13 novembre, al 18 dicembre 2024. "Ci sono ancora molte cose che non conosciamo dei nostri mari e degli oceani - ha detto all'ANSA la presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza - e questo si traduce in una grande opportunità di ricerca scientifica anche per le future ricercatrici e ricercatori, in ambiti che spaziano in molti fronti, dalla biologia alle scienze ambientali fino alla comprensione delle dinamiche più interne del pianeta". L'evento ha coinvolto varie scuole della città i cui gli studenti sono stati protagonisti di un viaggio virtuale tra i mari del globo, dall'incontro con l'eredità lasciata dalla pioniera della geologia marina Maria Bianca Cita Sironi, tra le più rilevanti ricercatrici a livello mondiale e scomparsa appena 3 mesi fa, per proseguire con collegamenti con la nave oceanografica del Cnr Gaia Blu, in diretta dallo stretto di Otranto, e la nave giapponese Chikyu, dove sono oggi impegnati alcuni ricercatori italiani. Un viaggio proseguito poi esplorando la biodiversità dei mari e le azioni di tutela per preservarne la ricchezza ambientale così come le potenzialità ancora poco esplorate: "gli oceani sono un mondo da preservare non solo per la ricchezza naturale ma anche perché sono il più grande serbatoio di accumulo di calore, possono infatti contenere gran parte del riscaldamento globale", ha aggiungo Carrozza. L'evento si è infine concluso con la presentazione di alcuni progetti di citizen science, come quello dell'Istituto Comprensivo Piaget - Majorana di Roma, occasioni in cui anche semplici cittadini o studenti possono dare un contributo attivo per attività di ricerca che hanno bisogno di collaborazione di molte persone.
A.Schneider--MP