La fiducia nella scienza è alta, ma l'Italia è sotto la media
Primo maxi studio sul tema, dal Covid. Ha coinvolto 68 paesi
Nonostante gli attacchi ai vaccini e le negazioni del ruolo dell'uomo nei cambiamenti climatici, la fiducia nella scienza e negli scienziati resta alta: lo afferma il primo vasto studio condotto sul tema dalla pandemia da Covid-19, che ha coinvolto 68 paesi, Italia inclusa, e quasi 72mila partecipanti. Il nostro Paese, tuttavia, si colloca verso la fine della classifica, con un livello di fiducia nella ricerca scientifica inferiore alla media globale. La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Human Behaviour, è stata condotta nell'ambito del consorzio Tisp (Trust in Scientist & science-related Populism) guidato da Viktoria Cologna dell'Università di Harvard e Niels Mede di quella di Zurigo, e ha visto la partecipazione anche dell'Italia con l'Università di Genova. I dati raccolti indicano che la maggior parte dell'opinione pubblica ha una fiducia relativamente elevata nei ricercatori, con un valore medio di 3,62 su una scala che va da 1 a 5. Il punteggio italiano è inferiore, 3,38, più vicino a quello dell'ultimo paese in classifica, l'Albania (3,05), che a quello dell'Egitto (4,30), che guida l'elenco. Nella parte alta della classifica ci sono anche Stati Uniti, Regno Unito e Spagna, mentre Germania, Francia, Svizzera e Paesi Bassi sono più in basso, sotto la media ma comunque sopra l'Italia.
W.F.Walter--MP