Il 'power rock' di Julien Desprez chiude AngelicA Festival
Il 29 e 30 maggio al Teatro San Leonardo di Bologna
Leader del trio "power rock" sperimentale Abacaxi, Julien Desprez è conosciuto anche per l'approccio anticonvenzionale delle sue performance per chitarra, che ridefiniscono il musicista come "corpo musicale": il 29 maggio alle 20.30 al Teatro San Leonardo di Bologna, ultimo evento del Festival AngelicA, la prima assoluta di Ohm Orchestra vedrà Deprez accompagnato dall'Angelica orchestrA (un concept di orchestra "stabile" del festival a organico flessibile, nato nel 2015), formata da 9 chitarre elettriche tra docenti ed ex-studenti del Conservatorio Martini di Bologna. ". Considerando la chitarra come una fonte di elettricità piuttosto che come uno strumento musicale, quest'orchestra creerà una scultura sonora con una vasta gamma di dinamiche, espressioni ed emozioni", ha spiegato l'artista. Una seconda performance, il 30 sempre alle ore 20.30, dal titolo ARC, impegnerà Julien Deprez in una sorta di ulteriore estensione della sua ricerca sulle relazioni tra suono, luce e spazio scenico. Sul palco, un tappeto creato dalla coreografa Ana Rita Teodoro ospita una rete di dodici archi elettrici sviluppata con il sound artist Nicolas Canot. L'arco elettrico è un fenomeno per cui le correnti elettriche, passando tra due elettrodi, divengono visibili. Ogni arco viene "accordato" su una diversa intensità di luce e altezza di suono, e amplificato mediante pick-up e jack per chitarra. ARC esplora le connessioni tra emozioni e intensità elettrica: i neuroni, infatti, emettono piccole scariche elettriche nel cervello quando proviamo emozioni. Desprez, al centro di un'orchestra d'archi ad alto voltaggio, si lascia attraversare da diversi gradi di intensità che generano stati emozionali in diverse forme d'espressione: una canzone d'amore, un'ipnotica trance ritmica, un gioco di archi elettrici che si muovono, la chitarra elettrica e le sue eruzioni di suono.
A.Schneider--MP