Pio e Amedeo 'film da registi, noi figli del popolo'
Un programma su Raitre? Non è vero li pagano troppo poco
Pio e Amedeo sono irrefrenabili, prima un selfie con Papa Francesco e poi tra i fan illustri, dicono scherzando, "abbiamo anche la Meloni e Giuseppe Conte, foggiano come noi e che a Pasqua ci ha fatto anche gli auguri per telefono". E ora per il duo arriva anche un film diretto in prima persona a cui stanno già lavorando. È quanto rivelano oggi i due comici alla 7/ma edizione del Filming Sardegna Festival. Perché correre da soli alla regia dopo Belli ciao e Come può uno scoglio diretti da Gennaro Nunziante? "Vorremmo provare a parlare il nostra linguaggio . A una certa età bisogna camminare da soli. Non volevamo affatto scaricare Nunziante che ci ha insegnato a stare in campo. Lui ha fatto tanto per noi, ma noi abbiamo ancora tante cose da fare in prima persona". Le voci che potrebbero approdare a un programma su Raitre il giovedì sera, proprio nello spazio della satira della rete, fin dai tempi di Avanzi e dell'Ottavo nano, sono per loro totalmente infondate. "E poi su Raitre. Ma che siamo matti! Lì pagano con i buoni pasto, danno pochi soldi. Stiamo bene a Mediaset non li vogliamo i soldi pubblici. Troppa responsabilità" ribadiscono scherzando a Forte Village dove si svolge il festival diretto da Tiziana Rocca. "La comicità - sottolinea Greco - non deve essere un'offesa per nessuno. È una cosa che esorcizza i momenti negativi e ti fa ridere anche di una tragedia. Convincere il pubblico e molto più semplice di quello che si crede, basta non tradirlo. Nei nostri programmi tv siamo una rivalsa sociale andiamo a provocare chi fa le cose sbagliate". Il politicamente corretto? "Ormai per fortuna è in atto in tutto il mondo una controrivoluzione".
A.Schneider--MP