Münchener Post - Ultimo diventa papà, "Ora basta cazzate, Niccolò"

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Ultimo diventa papà, "Ora basta cazzate, Niccolò"
Ultimo diventa papà, "Ora basta cazzate, Niccolò"

Ultimo diventa papà, "Ora basta cazzate, Niccolò"

L'ufficializzazione all'Olimpico e poi un post su Facebook

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In ginocchio sul palco dello stadio Olimpico, nella terza delle tre date che hanno riempito lo stadio romano, mentre bacia la pancia appena accennata della sua Jacqueline. Così Ultimo ufficializza la notizia della sua imminente paternità. Davanti ai suoi fan e poi con un lungo post su Facebook. "La mia testa vola. Va qui e la senza trovare pace, mi giro e rigiro nel letto senza riuscire ad addormentarmi. Mi dico Niccolò basta chiudi gli occhi, ma il cuore è veloce e la mente vola", scrive il cantautore ripercorrendo le emozioni di un tour che lo ha visto riempire ancora gli stadi. "Un silenzio assordante, dopo 3 notti di fila nello stadio della mia città [...], ripenso a un uomo che cantava abbracciato a suo figlio "ti dedico il silenzio" e piangeva, e poi piango anche io [...]. Sono su una cazzo di montagna russa, penso [...] Accendo una sigaretta. Ora che sto per diventare papà vorrei smettere davvero, mi dico. Basta cazzate Niccolò. Chissà se avrà un pianoforte come dolce amico anche lui, comincio a pensare. Anzi no probabilmente per quanta musica sentirà in casa, finirà per odiarla. Chissà se a scuola sarà in disparte come me o no. Spengo la sigaretta e penso che non gli imporrò di studiare pianoforte". Pensieri da genitori si rincorrono: "Se mi dirà che vuole diventare ingegnere spaziale, gli dirò vola. Se vorrà diventare medico, lo ringrazierò a vita da buon ipocondriaco. Se vorrà lavorare in un bar gli dirò che andrò a prendere il caffè da lui ogni mattina, se vorrà. Se durante l'adolescenza a scuola mi chiameranno dicendo "suo figlio ha la mente per aria", sorriderò e saprò da chi ha preso". Ultimo, però, non dimentica i suoi sostenitori: "Mi avete insegnato voi la parola Amore. Questo pensiero mette pace a tutto. Spengo la luce, non mi reggo in piedi, il letto è diventato mare, buonanotte Niccolò, buonanotte Roma mia".

H.Erikson--MP