La boîte à joujoux di Debussy apre stagione Filarmonica Romana
Il 7 novembre al Teatro Argentina via alla musica da camera
Un omaggio all'innocenza, all'infanzia e alla fantasia dei piccoli come degli adulti: con La boîte à joujoux di Claude Debussy, un ballet pour enfants del 1913 ispirato all'amata figlia Emma, detta Chouchou, si apre il 7 novembre al Teatro Argentina di Roma la stagione da camera dell'Accademia Filarmonica Romana. "Pensando all'inaugurazione - spiega il direttore artistico Domenico Turi - sono partito da una pagina di grande dolcezza di Debussy per poi individuare alcune musiche che ci portassero indietro negli anni, ci facessero tornare un po' bambini''. La boîte à joujoux (La scatola dei giocattoli) nasce come spettacolo per marionette, destinato all'orchestra, ma completato solo nella stesura per pianoforte, a causa della malattia del compositore, che morì nel 1918. Solo nel 1919 il balletto fu orchestrato da André Caplet e coreografato. Proposto per l'occasione nella versione per pianoforte, voce recitante e danzatori, a interpretarlo sul palco dell'Argentina ci saranno la pianista Costanza Principe, fra le più interessanti della sua generazione, l' atttrice Paola Giannini insieme ai tre danzatori della Compagnia spagnola Du'K'to, impegnati nella coreografia di Carlo Massari. Nella Boîte si intrecciano le dimensioni del mondo dei giocattoli e della realtà vissuta nel racconto di un triangolo amoroso fra una bambola, un soldatino e Pulcinella che escono di notte da una scatola di giocattoli in cui sono rinchiusi… Nella coreografia La boîte à joujoux - racconta Massari - diventa metafora delle nostre esistenze, un invito a chiederci se siamo realmente liberi o se, come giocattoli, viviamo intrappolati in una scatola di convenzioni''. Nella prima parte del concerto protagonista è ancora il mondo dell'infanzia con le Kinderszenen (Scene infantili) op. 15 di Robert Schumann e le Dodici variazioni per pianoforte su "Ah, vous dirais-je, Maman" di Mozart. In programma anche la Sérénade de Don Juan di Karol Szymanowski, tratta dalla raccolta Masque op. 34 di tre anni successiva a La boîte à joujoux, che si ispira chiaramente alla scrittura impressionista di Debussy.
I.Frank--MP