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Heroica, da Beethoven a Bowie il pianoforte di Maurizio Baglini
Il nuovo cd un concept album sul mito dell' eroe in musica
Un concept album dedicato al mito dell'eroe in musica dal 1802 ai tempi moderni, con brani per pianoforte o trascrizioni per lo strumento da Beethoven a David Bowie, attraversando Chopin, Liszt, Rossini e Wagner. E' Heroica, diciannovesimo cd del pianista Maurizio Baglini, in uscita per Decca. Cinquanta anni il prossimo 4 marzo, il musicista pisano è direttore artistico dell' Amiata Piano Festival, creato venti anni fa insieme con Stefan Giesen. ''Il mito dell'Eroe - biblico, nordico o esploratore di uno spazio siderale - non conosce mai stanchezza, ma supera indenne ogni cambiamento sociale e culturale rimanendo inossidabile nella vita d'ogni uomo'', osserva. La scelta dei brani rimanda a una carrellata di eroi evocati secondo stili, personalità ed epoche diverse dalle 15 Variazioni e Fuga op. 35 di Beethoven fino al 1977 di Bowie con le trascrizioni pianistiche di Heroes, Life on Mars e Space Oddity, che compongono una sorta di suite contemporanea. La versione digitale dell'album si apre anche al mondo femminile con l'eroina francese Giovanna d'Arco nelle visioni di Gounod, Bizet, Duprez e ancora Franz Liszt, fra gli autori più amati e frequentati da Baglini nella sua lunga carriera. ''Il racconto del viaggio dell'eroe inteso come descrizione di un'avventura esistenziale - spiega Baglini - investe sia l'interprete che l'ascoltatore attraverso l'esplorazione di icone simboliche ed emblematiche: Prometeo, Parsifal, Guillaume Tell, Mosè sono alcuni degli eroi presenti in questo album costruito sul concetto di trasversalità dei diversi linguaggi musicali''. L'inclusione della trilogia di David Bowie ''è una operazione che auspica di abbattere ogni tabù inerente alla catalogazione dei generi musicali spesso inscatolati in compartimenti stagni. Partendo dal presupposto che la musica è classica quando la storia l'abbia meritatamente classificata come tale, possiamo facilmente trovare connessioni esplicite fra storia e mito. Inoltre, diventa spontaneo inglobare nel contenitore della storia l'attualità e la contemporaneità, intese esclusivamente in senso esecutivo e interpretativo, ma non necessariamente compositivo''.
T.Murphy--MP