

Guerritore al Bif&st, "mi lega alla Magnani l'avventura umana"
Da 3 anni impegnata in realizzazione del primo film sull'attrice
(di Francesco Gallo) "Mi lega alla Magnani l'avventura umana, un'avventura che naturalmente noi attori, noi interpreti, noi scrittori, andiamo sempre a cercare in quello che non si vede, ovvero nelle terre emerse che indicano che sotto c'è qualcosa. E da tanti anni, da quando ho fatto La lupa, mi sono immersa in quel mare". Così al Bif&st Monica Guerritore, impegnata da tre anni nella realizzazione del primo film sull'attrice di Mamma Roma, dice all'ANSA. "Sì, la mia è una storia reale che corre parallela alla sua perché scrivendo sulle vite degli altri, ciò che non sappiamo realmente lo riempiamo con la nostra sensibilità", aggiunge l'attrice al Petruzzelli a margine di una master class. Ma cosa ancora non si sa di lei? "Non si sa quanto lei mettesse dentro i personaggi che interpretava quello che lei viveva. Il primo è quello di Roma città aperta. In quella famosa corsa del film c'è quella fatta da lei per andare a casa a prendere il figlio malato. E ancora parlando di quel periodo: si può immaginare che lei abbia potuto innamorarsi di Rossellini durante Roma città aperta'? No, aveva un figlio con la poliomielite che rischiava di morire". La sceneggiatura parte invece proprio "dalla storia d'amore con Rossellini, ovvero dalla notte del '56 mentre lei aspettava l'Oscar. Avvicinandosi a Roma, città aperta, precipita nell'amore con Rossellini e precipitando in questo amore è come un'immersione nell'inconscio, ma anche nel suo dolore più grande". E ancora la Guerritore all'ANSA: "Su quanto fosse importante la Magnani su quello che faceva, io le faccio dire a un certo punto: 'i diritti di Mamma Roma sono miei'. Una cosa che non c'è certo nella storia del cinema ma che di fatto è vera".
A.Schneider--MP