Münchener Post - L'Orchestra del terzo tipo, musica inclusiva sul palco

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L'Orchestra del terzo tipo, musica inclusiva sul palco
L'Orchestra del terzo tipo, musica inclusiva sul palco

L'Orchestra del terzo tipo, musica inclusiva sul palco

Il 5 maggio all'Auditorium con ospiti Peppe Servillo e Greg

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Un'orchestra dove il colpo di triangolo vale quanto l'arpeggio di pianoforte, dove una persona disabile si esibisce sul palco al fianco di uno studente liceale e l'educazione musicale contribuisce ad un progetto inclusivo che la rende strumento di empowerment. L'ensemble si chiama Orchestra Ravvicinata del Terzo Tipo e il concerto che racconta un'esperienza unica nel suo genere avrà luogo il 5 maggio all'Auditorium Parco della musica a Roma, teatro per il secondo anno di questo percorso universale alla pratica musicale lanciato dalla Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia. "La scuola di Musica che quest'anno festeggia il 50esimo anno di attività, ha sempre avuto una vocazione all'accoglienza - racconta all'ANSA il direttore artistico dell'Orchestra Sandro Pecorelli - e da anni lavora con l'obiettivo di facilitare l'accesso alla musica per tutti. Questo progetto in particolare nasce circa 11 anni fa su mandato del dipartimento Sussidiarietà e salute dell'Asl Roma 1 (oggi Asl RM 3) e ha dato il via a un laboratorio musicale con utenti con disabilità psichiche: negli anni è cresciuto fino a diventare un'orchestra che oggi, grazie al contributo dell'Assessorato alla Cultura di Roma Capitale può contare su una stabilità", grazie a un protocollo di intesa di tre anni di cui questo è il primo. Attualmente l'Orchestra è composta da circa 100 persone: un nucleo di 35 persone con disabilità, 6 operatori socio-assistenziali della cooperativa Agorà, 11 musicisti fra insegnanti della scuola e ex allievi oggi giovani professionisti, un coro composto per questa edizione da 40 bambini dai 6 agli 11 anni. E anche quest'anno accoglie una decina di studenti liceali tramite i percorsi di alternanza scuola-lavoro. "Lentamente abbiamo costruito un metodo - racconta il direttore artistico - e anche una impostazione generale che ci consente di accogliere persone con disabilità che suonano all'interno della orchestra con compiti adeguati alle loro abilità, senza particolare riguardo alla loro competenza musicale. Vale a dire che da noi le differenze un po' si appianano e tutti contribuiscono alla riuscita dell'opera secondo le proprie possibilità". Negli spettacoli "scegliamo un tema che tiene insieme tutto. Quest'anno - prosegue - ci siamo concentrati sulla musica per immagini con le colonne sonore dei film. Scegliamo un brano e lo arrangiamo in base alle singole capacità di ciascuno. Le persone con disabilità, una buona parte con sindrome di Down altri con disabilità psichica o fisica, sono divise in gruppi che a turno cambiano strumento, è un lavoro miniaturizzato, che richiede molto tempo" e che anche per questo prevede un solo concerto finale. "Ma attenzione - avverte Pecorelli - non è un saggio ma un progetto artistico". Le persone disabili come vivono l'avvicinamento alla musica con questa formula? "A parte i riflessi sull'abilità musicale, dove vediamo un miglioramento lento ma progressivo, questa è una esperienza che innalza il loro tono dell'umore. Ma funziona in entrambi i sensi perché le persone disabili sono felici e anche i ragazzi dei licei si relazionano a loro in maniera straordinaria, del tutto positiva, dimostrando, se ce ne fosse ancora bisogno, che gli studenti non sono persone senza interessi buoni solo a guardare il telefonino". Anche se il valore inclusivo di questo percorso musicale è evidente "a noi - spiega Pecorelli - piace di più parlare di diritto alla bellezza per le persone disabili: già il fatto di stare su quel palco davanti a seicento persone per loro ha una importanza enorme, ne rafforza l'identità, è una forma di empowerment con persone che traggono forza da un atto artistico, che grazie ad esso possono trovare un piccolo posto nel mondo". Al concerto, dal titolo 'Soundtracks', sono attesi due ospiti: Peppe Servillo, cantante e front-man della Piccola Orchestra Avion Travel, e Claudio Gregori, in arte Greg. Anche a lui il termine 'inclusivo' non piace: "Mi procura addirittura allergia, in quanto fasullo cimelio dell'ipocrisia del 'politically correct'". E preferisce parlare "della forza amalgamante della musica, della sua furia trascinante e del suo potere di incidere il Dna. Chi viene baciato dalla musica, - spiega Greg - non la può più abbandonare e con lei condividerà la vita. Questa è l'atmosfera che si respira con l'Orchestra Ravvicinata del Terzo Tipo. Non fai caso a chi suona lo strumento; quel che preme è fare uscire la musica da chiunque ne sia partecipe e ognuno sente di far parte di quel concento armonico. E questa è la magia della Musica". La scenografia e i video collage del concerto sono realizzati da Lorenzo Terranera assieme agli orchestrali con disabilità. Con Emanuele Bruno al piano l'Orchestra è diretta da Federica Galletti, Emanuela De Bellis, Luca Libonati .

P.Mueller--MP